Amo ogni dettaglio dell’home tour di oggi: un grande appartamento nel centro storico di Padova, in una torre quattrocentesca recuperata attraverso un restauro conservativo, diventata la dimora di una coppia di professionisti. Una casa verticale.
A curarne il progetto d’arredo lo studio di Claudia Pelizzari, una delle interior designer che più apprezzo: ogni casa arredata da lei è unica, caratterizzata da un mix di stili eclettico e spesso poco minimalista. Finalmente qualcuno che non ha fatto del “less is more” il proprio mantra.
Sono tanti i progetti dello studio Pelizzari che mi hanno colpita e spero di pubblicarne altri.
A farmi scegliere di iniziare con questo è stata la libreria in ferro destrutturata, un colpo di fulmine. E poi avete notato che anche oggi in fondo vi mostro un sottotetto? È diventato il leitmotiv degli ultimi post.
La libreria in ferro, il grappolo di Copper Round pendants di Tom Dixon, il tavolo di ottone fuso a forma di foglia, realizzato su disegno: materiali diversi in perfetto equilibrio, all’interno dello stesso ambiente.
A completare l’ arredo, opere d’arte, quadri d’autore e collezioni di vasi, si alternano ad oggetti etnici e ricordi di viaggio dei padroni di casa.
E oltre al mix di materiali, ho apprezzato tantissimo la fusione tra diversi stili e la scelta dei colori dei tessuti. La poltroncina petrolio anni ’40 sarebbe perfetta nel mio salotto.
La zona pranzo e la cucina si trovano al piano superiore, cui si accede dal living attraverso una scala in vetro e corten.
In cucina ante in legno fossile e bronzo si mescolano a piani in granito Zimbawe e Green Forest. L’isola ha per base una lastra in ferro acidato.
Il tavolo da pranzo, disegnato dallo studio Pelizzari, ha un grande piano irregolare in coccio pesto e la base a forma di ramo scolpita in legno intagliato, con colatura in bronzo.
Sulla sinistra una nicchia foderata in ottone acidato.
Dalla cucina la vista sulla Basilica di Sant’Antonio, una delle più grandi chiese del mondo, caratterizzata da un insieme di stili (romanico, gotico, bizantino); un po’ come la casa nella torre, che di un mix di stili e materiali ne ha fatto la sua peculiarità.
La zona notte ha alcune pareti rivestite in legno ingrigito dal tempo che celano le armadiature e la porta rasomuro sulla dressing room.
La testata del letto è realizzata con un paravento in vetro che racchiude, come in una teca illuminata a led, un’opera su garza incrostata di oro e bronzo di Vasudha Evans. Come comodini due parallelepipedi a specchio.
credits: Claudia Pelizzari Interior Design
“In fondo, questa casa-torre, ha ceduto a nuovi fasti internazionali, rivivendo nuovi tempi, proprio come una signora che si concede un lifting.”
Avete un home tour da propormi? Scrivetemi nei commenti o inviatemi un’email a info@acasadiro.com