Anche il blog sta affrontando la sua quarantena, è un momento difficile e non tutti siamo predisposti a condividere il superfluo. Io alterno giorni down a giorni propositivi e pieni di voglia di fare. Oggi è uno di questi e mi sembrava il momento giusto per mostrarvi un home tour che ho nel cassetto da un po’. Un appartamento finalmente maschile, scuro ma pieno di soluzioni pratiche e tocchi decisamente personali.
Nell’INGRESSO di questo lungo loft tante piante, un’originalissima lampada da terra e due poltroncine scovate in un mercatino, aiutano a scaldare l’ambiente, così come i dettagli ottone di alcuni oggetti.
Giuseppe è il mio falegname a Bologna e come potrete vedere si è decisamente sbizzarrito in infinite soluzioni contenitive nel suo nuovo loft. In questa casa l’effetto scatola è ovunque, pareti e soffitto sono dello stesso scurissimo colore, un grigio antracite spezzato solo dal pavimento in cemento industriale, di una tonalità più chiara.
I due pilastri centrali, rivestiti da una boiserie in parte scanalata, dividono idealmente i 3 ambienti: ingresso, living e zona pranzo con cucina.
Nel SALOTTO è la morbida poltrona in pelle a rendere l’ambiente vissuto, accanto una piantana vintage con il corpo illuminante collegato al fusto tramite un sistema calamitato (simile trovate Magneto di Foscarini).
Nel loft di Giuseppe anche la CUCINA è pratica e contenitiva. A parete tanti scaffali a tutta altezza, mentre la penisola contiene il lavello e un invisibile piano a induzione con cappa integrata, così come integrato alla penisola è il tavolo da pranzo, in legno di palissandro lucido delle Filippine.
E anche in questo ambiente un paio di elementi contrastano con le tonalità fredde: la sospensione Lederam in nero e foglia oro di Catellani & Smith, una cornice antica, un cachepot rosso in ceramica.
La cuccia di Ercole, il bellissimo boxer di casa, è stata realizzata da Giuseppe con la forma della sua precedente abitazione, un’ex officina meccanica in cui dominavano luce e bianco.
A sdrammatizzare il divano nero in soggiorno ci pensa Sella, uno dei pezzi di design più ironici di sempre, nata come sgabello per telefono nel 1957 dalle geniali menti dei fratelli Castiglioni. Una divertente seduta sempre in piedi formata dalla sella in cuoio di una bicicletta, regolabile in altezza, portata da un tubolare verticale in acciaio verniciato rosa, proprio come la Gazzetta dello Sport.
LA ZONA NOTTE
3 gradini in legno, perfettamente mimetizzati in una delle due pareti contenitive che corrono lungo tutto il lato della casa, portano alla zona notte leggermente sopraelevata.
La grande CABINA ARMADIO, sogno di ciascuno di noi, funge da ambiente filtro tra camera da letto e bagno. Un intero lato rivestito da ante a specchio dona profondità alla zona più buia della casa. A riscaldare la cabina armadio un altro pezzo iconico del design: la super versatile Multichair rossa, disegnata da Joe Colombo nel 1970 per B-Line.
Anche in BAGNO un gioco di specchi contenitivi e il marmo lucido aiutano a dare luce e profondità all’ambiente.
Proprio dal bagno rialzato una feritoia comunica visivamente con l’ingresso: in evidenza il bellissimo tavolo su disegno realizzato da Giuseppe ingloba un grande vaso a specchio contenente la Kenthia, a sua volta riflessa nello specchio che crea un originale e simmetrico gioco di luce con Wirering, disegnata da Formafantasma per Flos.